lunedì 14 aprile 2014

Speciale Titanic: per non dimenticare

Buondì lettori! Oggi qui sul mio blog si parlerà di un argomento che mi sta a cuore come ormai saprete dopo la mia recensione del libro Titanic – Un viaggio che non dimenticherete di Massimo Polidoro. Oggi è il 14 aprile e sono passati esattamente 102 anni dall’incidente del Titanic (14 Aprile 1912). Oggi con questo post voglio solo ricordare le 1500 persone che hanno perso la vita in mezzo all’oceano Atlantico.
Vi parlerò anche un po’ del Titanic, della sua storia, delle curiosità e tanto altro. Ieri sera stavo parlando con il mio fidanzato dell’argomento e ho scoperto con orrore che le poche cose che sapeva, le sapeva grazie al famosissimo film TITANIC di James Cameron del 1997. Famosissimo perché sono sicura che tutti voi lo avete visto almeno una volta. E’ stato un successo dal punto di vista cinematografico visto che è stato trasmesso per ben sei mesi nei cinema. Per quanto possa essere veritiero il film, alcune cose non sono mai accadute. La storia d’amore di Jack e Rose e il diamante blu (il cuore dell’oceano) non sono mai esistiti, ma molti altri dettagli del film sono realmente accaduti. Ma ora non voglio parlarvi del film, voglio aprire una finestra sul passato e raccontarvi brevemente la storia del Titanic…

10 Aprile 1912

La nave partì per il suo primo e unico viaggio da Southampton (Inghilterra), pilotata dal capitano Smith. Per Smith era l’ultima traversata prima di andare in pensione. La destinazione era New York con un solo scalo prima di inoltrarsi nell’oceano. Ma il viaggio del Titanic era destinato ad essere sfortunato. Quando il transatlantico partì dal porto, la nave accanto ruppe gli ormeggi a causa del risucchio, rischiando così di scontrarsi. La compagnia proprietaria della nave si chiamava White Star Line, il nome Titanic venne scelto da Bruce Ismay, amministratore delegato della compagnia. La nave era la più grande mai costruita e si diceva che fosse inaffondabile.
C’era una folla immensa a guardare la partenza del Titanic, la nave più grande e più lussuosa di tutti i tempi. Il progetto della nave fu disegnato dall’architetto navale Thomas Andrews: a bordo vi erano la piscina, ristoranti di lusso, suite di prima classe per i miliardari, palestra, sala da cerimonia. Un biglietto di prima classe poteva costare ben 870 sterline! Non mancavano anche le cabine per la seconda e terza classe. Le scialuppe di salvataggio vennero decimate per decisione di Ismay. Secondo lui rovinavano la bellezza estetica della nave e proprio per questo motivo quattro giorni dopo moriranno più della metà dei passeggeri. La scialuppe non erano sufficienti per le 2200 persone a bordo e nonostante tutto, proprio Ismay riuscì a salvarsi.

14 Aprile 1912

Il Titanic procedeva spedito a tutta velocità verso New York. Tutti i giornali parlavano del Titanic, della sua maestosità ed eleganza, ma Ismay non voleva che il transatlantico fosse solo ricordato come il più grande mai costruito, ma anche per la sua velocità. Voleva che il Titanic raggiungesse New York un giorno prima del previsto per lasciare tutti a bocca aperta. Per questo motivo il capitano Smith ordinò di spingere al massimo i motori. Quel pomeriggio arrivarono diversi messaggi dalle navi vicini con avvisi di avvistamento iceberg. Di tutti questi messaggi, soltanto uno venne consegnato al capitano. Quella sera il mare era piatto come una tavola, la luna era completamente oscurata e avvistare gli iceberg sarebbe stato difficile. Ma il capitano Smith si sentiva tranquillo e alle 21 di sera si ritirò nella sua cabina. Le vedette della nave, incaricate di avvistare gli iceberg, erano sprovviste di binocoli, lasciati in un armadio chiuso a chiave. La chiave era stata persa quindi non era possibile utilizzare i binocoli; le vedette dovevano controllare gli iceberg ad occhio nudo in quella notte di mare piatto. Erano le 23:53 quando le vedette di turno avvistarono un iceberg dritto davanti al Titanic. L’ufficiale virò immediatamente a sinistra ordinando di mettere le macchine "indietro tutta", ma la nave viaggiava alla velocità di circa 22,5 nodi e non riuscì a rallentare nel tempo necessario ad evitare l'impatto. Il ghiaccio strisciò sulla dritta piegando le lamiere e provocando sei diversi squarci sotto la linea di galleggiamento. La collisione non fu avvertita in maniera significativa dai passeggeri. Mentre l'acqua cominciava ad invadere i compartimenti furono immediatamente chiuse le porte stagne. Il capitano Smith ordinò di scandagliare la nave e ci volle parecchio tempo prima che i danni venissero accertati. Secondo gli studi compiuti durante la progettazione, la nave sarebbe potuta rimanere a galla anche con quattro compartimenti allagati in successione, ma non 5.
I calcoli effettuati da Thomas Andrews rivelarono che il transatlantico sarebbe affondato entro un'ora e mezza o due ore al massimo. Fu dato quindi l'ordine di abbandonare la nave. Bisognava assolutamente evitare di diffondere il panico, ma il Titanic era dotato di sole 16 scialuppe (più 4 pieghevoli) per una capacità totale di 1178 posti, insufficienti per i passeggeri e l'equipaggio. Le operazioni di carico si svolsero rispettando l'ordine del capitano, che indicava di far salire "prima le donne e i bambini". I passeggeri di prima classe avevano priorità sui passeggeri di terza.
Come ultima possibilità di salvezza vennero sparati gli otto razzi di segnalazione, uno ogni cinque minuti, senza alcun risultato. Il comandante si recò personalmente in sala radio a consegnare una richiesta di aiuto ai due marconisti i quali cominciarono ad inviare l'SOS alle navi vicine. La nave più vicina era il Carpathia ma sarebbe giunta sul posto in non meno di quattro ore. All’ 01:45 vennero captati dalla Carpathia gli Ultimi segnali del Titanic: "Vieni il più presto possibile amico: la nostra sala macchine si sta riempiendo fino alle caldaie". Da quel momento in poi non arrivò più nessuno segnale.

LA TRAGEDIA

La situazione cominciò ad assumere aspetti drammatici: a bordo rimanevano ancora più di 1.500 persone. Alcuni passeggeri tentarono di assaltare le ultime lance e il 5º ufficiale Lowe si vide costretto a sparare alcuni colpi di pistola in aria per allontanare la folla. Numerosi testimoni raccontarono che l'orchestra di bordo continuò a suonare almeno fino all'1.40 circa, nel panico totale. Tutti i musicisti morirono nel naufragio, mentre altri gentiluomini una volta accortisi che non c'erano più scialuppe, si misero a giocare a carte indifferenti a quel che accadeva. Secondo le testimonianze dei passeggeri, prima di ritirarsi in plancia per affondare con la nave, il capitano invitò i passeggeri ad esser galantuomini («Be English!», siate inglesi), diramando poi l'ordine «Save yourselves, if you can!» (si salvi chi può) liberando l'equipaggio dal suo lavoro. Thomas Andrews, il costruttore, fu visto da un cameriere, in piedi, nel salone fumatori, con lo sguardo fisso. Il cameriere (che riuscì a salvarsi) gli chiese se non voleva fare nemmeno un tentativo, ma Andrews “restò lì come inebetito”. Circa un centinaio di persone si radunarono intorno a due sacerdoti e cominciarono a recitare il rosario. Verso le 2:10 la poppa si era sollevata al punto da formare un angolo di 30° con la superficie del mare, stagliandosi contro il cielo stellato. Alle 2:15 le luci della nave si spensero e si udirono rumori cupi di "strappi e fratture", la prua si era staccata, lasciando galleggiare la poppa perpendicolare all’acqua. Alle 2:20 il Titanic si inabissò definitivamente nell'oceano. Una sola scialuppa dopo essersi allontanata per evitare il risucchio della nave, tornò indietro, troppo tardi, salvando 6 persone. La temperatura era di circa 0 gradi e gran parte dei naufraghi morì appunto per congelamento e non per annegamento, dato che quasi tutti indossavano il giubbotto salvagente. Nessuno fu vittima degli squali (peraltro presenti anche a quelle latitudini). Verso le 8 della mattina, giunse sul posto il Carpathia che recuperò i naufraghi sopravvissuti sulle scialuppe.
La nave partì per New York, dove arrivò il 18 aprile con 803 superstiti. La White Star Line inviò una nave a recuperare i resti. Furono soltanto trovati 338 corpi su 1420. Su un totale stimato di 2223 persone a bordo, solo 803 sopravvissero e circa 1420 (il 68%) morirono. In realtà, il numero preciso non è certo, poiché la lista esatta dei passeggeri e dell'equipaggio andò perduta.

Testimonianza di John Borland Thayer

"I ponti del Titanic erano leggermente orientati verso noi. Si poteva vedere la gran massa delle migliaia di persone ancora a bordo, che assicurata, le une alle altre, in gruppi, come uno sciame di api, caddero in massa, da un'altezza di una settantina di metri, mentre la poppa della nave si stagliava nel cielo fino a raggiungere un angolo di 65 o 70 gradi. Là, la nave sembrò immobile, come se fosse sospesa, durante ciò che mi parve durare molti minuti. Gradualmente si girò, come per nascondere alla nostra vista questo spettacolo terribile."

LO SAPEVI CHE…?

...Prima della tragedia del Titanic era stato un scritto un libro che raccontava la storia di una nave, Titan, che affondò a causa di un iceberg.
...L'1 settembre 1985 venne trovato il relitto del Titanic da Robert Ballard, 4000 m sotto la superficie dell’acqua, in mezzo all’Atlantico. Vennero successivamente fatte diverse spedizioni e vennero fatte numerose foto al relitto: in fondo all’Atlantico insieme al Titanic giacciono piatti, pezzi di carbone, scarpe, bambole e altri materiali che si sono conservati nel tempo. A causa della fragilità del relitto, della profondità del posto e del costo generato, è impossibile recuperare il Titanic che, in virtù delle leggi americane, resterà un santuario sottomarino. Tra 250 anni il relitto del Titanic sarà solo un ricordo perché è destinato a scomparire a causa dell’erosione dell’acqua e del sale.

Il Titanic è un gravissimo incidente che ha cambiato le leggi nautiche; simbolo della spregiudicatezza e errore umano. Per una serie di sfortunati eventi (il mare piatto, il binocolo perduto, i messaggi di avvistamento iceberg non recapitati, il timone troppo piccolo per una nave così grossa, le scialuppe dimezzate) il Titanic si è inabissato nell’Atlantico. Quel punto dell’oceano è un cimitero, un qualcosa di sacro dove più di 1500 persone hanno perso la vita. E’ importante conoscere la sua storia che da un lato mette i brividi e da un lato ci affascina, per non dimenticare. Per ricordare quegli uomini che hanno sacrificato la loro vita per salvare le proprie mogli e bambini.


Questa pagina è stata scritta da © Dreaming Fantasy. Le informazioni fornite sono tratte da fonti sicure e documenti dettagliati.

23 commenti:

  1. Leda che post spettacolare!!!! Ora voglio sapere tuttooooo!!! Da dove comincio?

    *___*

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    1. Grazie Dani! *^* hanno fatto molti film e scritto tantissimi libri, li trovi ovunque!

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    2. Un consiglio per una come me che non ne sa nulla? E che non ama leggere libri storici?
      Non vorrei imbattermi in un mattone...
      :P

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  2. Grazie Leda! Mi ha fatto molto piacere ricordare :) Alcune cose già le sapevo e per dirtene una, non c'é stata nessuna storia d'amore. Bellissima e allo stesso tempo tristissima l'ultima foto...In effetti del fatto dei possibili attacchi di squali non mi era mai passato di mente, credo. Voglio dire, ero tremendamente presa dalla tragedia che non ci avevo pensato. Sono contenta che vi abbia dedicato un post! Un abbraccio!

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    1. Ciao Steph, sono felice che il post ti sia piaciuto e sono contenta di averti fatto scoprire qualcosa in più! :*

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  3. Bravissima Leda, la tragedia del Titanic ci ricorda che l'uomo non è infallibile. Una lezione che bisogna ricordare. Un caro saluto:)

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  4. Carissima Leda con questo post tocchi una corda profonda! Da sempre sono affascinata dalla triste storia del transatlantico e dei suoi viaggiatori, ho letto libri su libri ed è stato un piacere leggere la tua recensione sul libro di polidori che invece non ho ancora acquistato ^^
    Ti consiglio di cuore di vistare il sito della titanic historical society http://www.titanic1.org/ che continua a tenere vivo il ricordo del più grande transatlantico del mondo!

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    1. Grazie Jerry! Quel sito lo conosco e ti segnalo anche il sito di Claudio Bossi, che ha fatto un meraviglioso lavoro di raccolta di documenti!

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    2. Faccio subito un salto ;-)!!!

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  5. Bellissimo post, mi è venuto ancor di più il magone a ripensare...

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  6. Ho la pelle d'oca. Molte cose le sapevo, altre sono state proprio una scoperta (come cavolo si fa ad andare per l'oceano senza poter usare i binocoli, ma non so). Questo post è bellissimo e utilissimo, brava :)

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    1. Praticamente i binocoli c'erano, ma erano custoditi in un armadio. La chiave dell'armadio era rimasta a terra per la fretta di partire...
      Grazie <3

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  7. Ogni volta che me ne parli mi vengono i brividi... pensare a tutte quelle persone morte per cose tanto stupide come "togliamo le scialuppe, sono brutte" eccetera T__T
    Poi ripensando anche al film... alle immagini che si vedono del Titanic sotto l'oceano... che tristezza T__T

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    1. Sì e pensa che proprio quel tizio alla fine si è pure salvato... Gli scherzi del destino!

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  8. Che brividi! Ripetuta e risentita migliaia di volte, questa storia ha sempre un effetto agghiacciante.
    Lo sapevamo che c'è un libro precedente i fatti che narra di una nave chiamata Titanic affondata a causa di un iceberg???? :O no!!! Molto molto macabro!
    Brava bel post.. un ottimo modo per ricordare.

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  9. aaah brividi!
    Io non sapevo granché del Titanic. Ho visto il film (poche volte d'altronde, non mi entusiasma poi così tanto!) ma tutte queste cose non le sapevo o.o
    Hai scritto proprio un bel post! Qualcosa di diverso ogni tanto ci sta :)

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  10. Ho letto tutto d'un fiato. Trovo interessante conoscere a fondo certe cose, ed alcune di esse - e lo ammetto - non le conoscevo proprio prima d'ora. Non sto dicendo che non conoscevo la tragedia del Titanic, ma non ne sapevo abbastanza. E poi è stata un'idea ottima ricordare questa tragedia sul tuo blog, un pensiero veramente bello.

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    1. Sono contenta di averti fatto scoprire qualcosa di nuovo! grazie per aver letto e ricordato!

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