lunedì 24 luglio 2017

Recensione: "Il racconto dell'ancella" di Margaret Atwood

Buongiorno lettori!
Qui è appena passato un fortissimo temporale e le temperature sono crollate a 14 gradi, ma ben presto tornerà il caldo. Da voi come è il tempo?
Oggi sul blog vorrei parlarvi di un romanzo che ho iniziato a leggere grazie al gruppo di lettura organizzato da Veronica del blog She was in wonderland: Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood. Il GDL è tutt’ora in corso, ma io non sono riuscita a rallentare e ho già finito tutto il romanzo! Immaginate il motivo! Da questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1985, ne è stata tratta la serie TV omonima che ho iniziato subito dopo aver concluso la lettura. Anche la serie TV si sta rivelando meritevole! Ma oggi sono qui per parlarvi del libro...



IL RACCONTO DELL'ANCELLA

di Margaret Atwood
Editore: Ponte alle grazie ▪ Pagine: 398 ▪ Prezzo: 16,80 €
Data di pubblicazione: 1 giugno 2017
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TRAMA: In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c'è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull'intreccio tra sessualità e politica. Quello che l'ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.

L'AUTORE:
Margaret Atwood, una delle voci più note della narrativa e della poesia canadese, è nata a Ottawa nel 1939. Nella sua prolifica carriera ha pubblicato una quarantina di libri tra romanzi, racconti, raccolte di poesia, libri per bambini e saggi. Più volte candidata al Premio Nobel per la letteratura, ha vinto il Booker Prize nel 2000 per L'assassino cieco e nel 2008 il premio Principe delle Asturie .

LA MIA RECENSIONE:

Il racconto dell’ancella è un romanzo distopico ambientato in America, in un 2005 in cui la maggior parte delle persone è ormai sterile. La protagonista Difred è un Ancella, una delle poche donne ancora in grado di avere figli. Tutte le altre ritenute inutili, vengono mandate nelle Colonie dove spetta loro una fine terribile. Difred viene strappata via dalle braccia di suo marito e della sua bambina. Viene addestrata in una scuola per sole Ancelle, per poi essere mandata in una casa di famiglie potenti. Il suo unico scopo, privata di qualsiasi diritto umano e del suo nome, sarà quello di dare un figlio al suo Comandante che non ne ha mai potuti avere con la moglie. In un mondo totalmente controllato però, la speranza non può morire.

Questo romanzo racconta una storia che fa venire la pelle d’oca. Perché si possono provare solo brividi e orrore quando si parla di argomenti così forti. Difred, il cui vero nome è June, è una donna che ha avuto la fortuna di non essere sterile. Ma a causa di ciò le viene portato via tutto: la figlia, il compagno, il suo conto in banca, il lavoro, la sua libertà, il suo stesso corpo. Difred non è libera di uscire quando vuole, di parlare, di vivere. Ce lo racconta pagina dopo pagina, parlando in prima persona. I suoi pensieri si focalizzano sui suoi ricordi, come era prima di tutto questo la sua vita. A volte invece descrive minuziosamente la stanza in cui viene rinchiusa. E lo fa in un modo che rende inquieti, che toglie il respiro e che non annoia mai. Spesso si ha la sensazione di leggere i pensieri di una persona che sta per impazzire, l’unico modo che ha per affrontare i maltrattamenti che subisce ogni giorno. In questo libro ci sono scene brutali e forti che non mi hanno lasciata indifferente. Sono scene che fanno riflettere.
La storia di Difred è tanto terribile quanto potente. Bisogna leggere questo libro per capire di cosa sto parlando.

Margaret Atwood ha avuto un’idea geniale, seppur malsana, e grazie al suo stile particolare ha reso questo romanzo emozionante. Ho trovato tutti i personaggi degni di nota e il finale, pensandoci bene, è perfetto, anche se mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca. Eppure non si poteva immaginarne un altro. Consiglio a tutti la lettura di questo libro che può essere spunto di riflessioni e una lettura decisamente diversa dal solito.

Valutazione:

Cari lettori, cosa ne pensate? Vi ispira? Avete visto che la serie TV?
Dreaming Fantasy

9 commenti:

  1. Bellissima recensione di un romanzo che sicuramente fa riflettere sulla condizione della donna.

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  2. Ho questo titolo in Wishlist da un sacco di tempo e spero di leggerlo nel mese di agosto! La serie TV non l'ho ancora vista, ma darò sicuramente un'occhiata.
    Adoro i distopici e questa storia, solo leggendo la trama, mi fa venire i brividi. Sono molto curiosa di leggerla, grazie per la tua bellissima recensione ❤

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    1. Ti consiglio vivamente questa lettura!
      La serie TV mi sta coinvolgendo proprio come il libro, anche se è leggermente diversa. La Atwood merita! *-*
      Grazie per aver commentato! :)

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  3. Ciao Leda!Ho iniziato a guardare da poco la serie tv e mi sta prendendo molto, recupererò senz'altro anche il libro!

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  4. Non sapevo dell'esistenza di questo libro e ora, dopo la tua recensione, sono curiosissima ma allo stesso tempo ho il timore che sia davvero duro e che la lettura non lasci scampo.

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    1. E' abbastanza pesante, ci sono scene molto forti in effetti.

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  5. Purtroppo invece a me il finale non è piaciuto per niente >.< ma le ultime ottanta pagine in generale... non so, non le ho trovate calzanti col resto...
    La serie TV voglio assolutamente guardarla!

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Grazie per aver commentato!

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