Buon pomeriggio lettori!
Come state? Oggi vorrei proporvi una recensione di due libri autopubblicati che mi sono piaciuti
(non fatevi ingannare dal voto) ma con dei difetti che hanno fatto notevolmente abbassare
il mio livello di apprezzamento. Ho ricevuto in eBook dal gentilissimo Andrea Grassi Strider - La grande foresta
e il secondo volume Strider – I marchiati di Minharan.
Titolo: Strider - La grande foresta
Strider #1
Autore: Andrea Grassi
Autopubblicato
Pagine: 362
Prezzo: € 2,05
Data di pubblicazione: 24 giugno 2013
Strider #2
Autore: Andrea Grassa
Autpubblicato
Pagine: 287
Prezzo: € 2,05
Data di pubblicazione: 21 settembre 2013
In un mondo che non conosciamo, fatto di enormi foreste e fiumi, vivono Ian, Nora ed Elana. Nel loro mondo esiste un solo piccolo villaggio chiamato Cori circondato da una grande foresta pericolosa. Dopo una lunga guerra Cori è l'unico sopravvissuto nell'arco di kilometri. Gli Strider, gli eroi che salvarono gli umani nella guerra, sono diventati ormai solo una leggenda. Ma un grave pericolo incombe su Cori, creature mostruose sono pronte a distruggere la vita di Nora, Elana ed Ian... Chi li salverà? E Cori è davvero l'ultimo villaggio?
Strider - La grande Foresta mi è piaciuto e mi ha catturato fin dalle prime pagine per la sua storia accattivante, eppure ho impiegato parecchi giorni per terminare la lettura e vi spiegherò con calma il perché. Questo libro è una sorta di epic fantasy con delle tracce di distopia o sci-fi. Si apre con un prologo che mi ha messo fin da subito in ansia: cosa succederà? Come si arriverà a tanto? Non ho trovato però risposta a queste domande perché Strider è solo la prima parte di due. Questo libro più che altro è introduttivo, serve per presentarci il mondo creato da Andrea Grassi e i suoi indimenticabili protagonisti.
Ian è un ragazzo orfano cresciuto con il nonno, con un bel caratterino. Testardo, orgoglioso, sempre pronto a finire nei guai pur di dimostrare a tutti il suo valore. Elana è una ragazza molto semplice, sempre pronta ad intervenire per difendere il suo amico Ian. Un giorno mentre i due sono a caccia di un mostro nella Grande Foresta, si imbattono in un ragazzo: Nora. Il poveretto ha una grave amnesia che gli impedisce di ricordare chi è, dove si trova e perché è finito lì in mezzo alla foresta. Nora è il nome che gli affibbia Elana in onore del suo cane scomparso. Nora è il tipico bonaccione, ingenuo, forse un po' troppo. Diventerà amico di Elana e Ian e formeranno un bellissimo trio. Ci si chiede come mai Nora abbia un'amnesia così forte e cosa c'è sotto a tutti questi strani eventi che accadono nella foresta. Nessuna domanda trova risposta in questo primo volume, quindi mi aspetto di trovare molto di più nel secondo. Mi ha colpito moltissimo l'originalità dei personaggi, ancora più della storia stessa visto che ancora non si è sviluppata. In questo mondo descritto esistono gli Strider, uomini dotati di una straordinaria forza, con delle corazze fuori dal comune. Troviamo anche creature strane e mai viste prima in altri libri: ovini giganti, papere enormi, uomini simili a felini e a tori. La storia raccontata in questo primo volume è molto semplice ma è ricca di descrizioni che fanno immaginare tutto ad occhi aperti. La lettura è stata anche piacevole grazie all'ironia di alcune situazioni e dialoghi. Questo pizzico di ironia insieme al carattere dei tre ragazzi protagonisti e all'originalità dei personaggi, hanno reso questo libro accattivante. Ma ora veniamo alle cose che non mi sono piaciute per niente e che hanno fatto diminuire notevolmente il livello di apprezzamento di questo libro. Ho trovato parecchi, tanti, tantissimi puntini di sospensione ovunque e messi a caso. I puntini di sospensione sono una rarità nei libri e comunque indicano una frase in sospeso. Non è possibile che in ogni pagina ci siano una o più frasi lasciate a metà. Ho notato parole scritte in corsivo ovunque e a caso. Poi ho notato parecchi periodi lunghissimi, senza una virgola o un punto; errori grammaticali anche gravi (ad esempio qual è con l'apostrofo); mancate virgolette del discorso diretto; errori di battitura; parole in dialetto che fortunatamente ho compreso essendo del nord, ma di dubbia traduzione per i lettori del sud; punteggiatura scorretta. Insomma, dal punto di vista della sintassi e della grammatica è stato un po' un disastro e tutto ciò ha infastidito e rallentato la mia lettura. Ora, vorrei precisare che questo autore ha fatto tutto da solo e senza l'aiuto di una Casa Editrice, ma gli errori erano davvero troppi. Bastava, secondo me, anche solo una seconda rilettura per notarli. Questo libro ha davvero bisogno di una correzione e girovagando per il web e leggendo solo recensioni più che positive mi chiedo come sia possibile che nessuno abbia notato queste cose. So che tutti noi facciamo errori, io per prima ne faccio e anche tanti, ma io non scrivo libri. Vorrei che un libro fosse perfetto o con pochi errori. Nonostante tutto non vedo l'ora di leggere la seconda parte della storia, che mi aspetto molto più succulenta e complessa. Voglio trovare risposta a tutte le mie domande.
Ho iniziato a leggere il secondo volume della trilogia subito dopo aver finito La grande foresta. Non mi aspettavo grandi cambiamenti dal punto di vista della correttezza grammaticale e dell’editing in generale. Lo stesso problema che ho notato nel primo libro, persiste anche nel secondo volume. Troppi puntini di sospensione, parole scritte in corsivo ovunque, punteggiatura errata, verbi e parole scorrette, errori di battitura. Insomma, anche su questo libro c’è un bel lavoro da fare di revisione. So anche che l’autore sta già provvedendo per l’editing, cosa sicuramente positiva che porterà a un netto miglioramento. Infatti direi che l’unico grosso problema del romanzo è proprio questo, perché la storia in sé è veramente bella. Questo secondo volume ha sicuramente una marcia in più rispetto al primo della trilogia. Mentre il primo era per lo più introduttivo, abbastanza lento e con poca azione, I marchiati di Minharan è più intenso e ricco di avventura. Ritroviamo Ian e Nora insieme ai guerrieri nella città degli Strider. Nora si troverà ben presto coinvolto nella gara per diventare Strider insieme a Ian. In questo libro succede veramente di tutto, eventi che non posso raccontarvi per non fare spoiler, ma posso però descrivervi le mie sensazioni ed emozioni per i personaggi meravigliosi e la storia raccontata. E’ impossibile non affezionarsi a Ian e Nora, così diversi ma così simili. Li definirei un po’ come due facce diverse ma della stessa medaglia. Ian è quello cocciuto, coraggioso, rabbioso, forte e Nora è quello razionale che ragiona con calma, dolce e riflessivo. Ma hanno in comune uno stesso obiettivo: diventare Strider per proteggere le persone che amano. Nora si è sempre mostrato più maturo e ragionevole di Ian, ha sempre voluto diventare Strider solo per aiutare l’amico e le persone a lui care; Ian inizialmente voleva diventare un guerriero per motivi anche egoistici. Eppure capivo perfettamente il suo stato d’animo. Ian non mai avuto nessuno se non il nonno, non aveva nulla da perdere. Voleva lasciarsi alle spalle una vita di solitudine e diventare forte. Eppure alla fine del libro la sua motivazione cambia, diventando uguale a quella di Nora. Non per egoismo, ma per il bene degli altri Ian prenderà la sua decisione importante. Inutile dirvi che io amo Ian, molto più di Nora per il suo carattere, per i suoi sbagli e il suo coraggio. Tutti i personaggi secondari hanno un ruolo ben preciso, nessuno è lì per caso. In particolare, ho amato tantissimo Turi, il giovane Strider con una vera di ironia che mi ha fatto ridacchiare durante la lettura. Avrei voluto strozzare l’autore con le mie mani in un certo momento della storia che mi ha fatto disperare proprio fino alle due ultime del pagine del libro. Ma poi tutto si è andato come era giusto che andava. E come dimenticare la simpatica Chiappona, il bovino da soma? Di certo non mancano scene divertenti. Non solo, il lettore si ritrova totalmente coinvolto nella storia e nei sotterfugi di Minharan. Ogni pezzo del puzzle va al proprio posto, anche se ho ancora parecchie domande. Insomma, una storia bella e ricca di avvenimenti, rovinata sempre per lo stesso problema del primo volume, l’editing.
Mi scuso per il lunghissimo post, non so quanti di voi riusciranno ad arrivare fino a qui. Ma qual è lo scopo di questo post con due recensioni? Volevo semplimente mostrarvi la differenza dei due libri. C'è stato un netto miglioramento per quanto riguarda la storia anche se il problema editing non è ancora stato risolto. Mi dispiace aver dato un giudizio negativo per il primo libro, soprattutto per il fatto che si tratta di un autore autopubblicato. Non è mai facile dare giudizi negativi, eppure nonostante tutto non mi sono fermata e ho continuato a leggere anche il seguito. Sono ancora più fiduciosa per il terzo libro! Ma ora ditemi un po' cosa ne pensate voi *-* Vi ispirano? Li avete già letti?
Titolo: Strider - La grande foresta
Strider #1
Autore: Andrea Grassi
Autopubblicato
Pagine: 362
Prezzo: € 2,05
Data di pubblicazione: 24 giugno 2013
TRAMA:Titolo: Strider - I marchiati di Minharan
Un tempo vi fu una guerra terribile, un conflitto tra gli uomini... e qualcos’altro. La storia stessa è un susseguirsi d’invasioni e soprusi, ma nessuno era preparato ad affrontare ciò che uscì dalla nebbia che un giorno avvolse il Nord. Da quel momento qualcosa cambiò per sempre, nel mondo e nelle persone. Ma per due ragazzini di quello che potrebbe essere l’ultimo villaggio esistente, la Nebbia Nera ed i guerrieri conosciuti come Strider sono solo vecchie storie… fino a quando un orfano senza alcuna memoria del proprio passato sconvolge le loro vite, perché la Progenie non è solo un ricordo e la guerra… forse non è mai davvero finita.
Strider #2
Autore: Andrea Grassa
Autpubblicato
Pagine: 287
Prezzo: € 2,05
Data di pubblicazione: 21 settembre 2013
TRAMA:
La Progenie della Nebbia Nera è tornata. Minharan dev'essere avvertita subito perché nessuno è pronto ad affrontare una nuova guerra e, se non si riuscirà a svelare velocemente il segreto dietro la ricomparsa degli Scorpioni, sarà la fine del mondo. Ma com'è possibile che dal Nord non sia giunto alcun allarme? E dove sono finiti i comandanti dei cinque Clan del Vento? Preda di un destino che striscia verso di loro su artigli chitinosi, Nora e Ian dovranno affrontare nuovi misteri, nuovi pericoli… e prendere una decisione che li cambierà per sempre.
LA SERIE STRIDER:
#1 STRIDER - La grande foresta
#2 STRIDER - I marchiati di Minharan
#3 Inedito
LA MIA RECENSIONE (#1 Strider - La grande foresta):
In un mondo che non conosciamo, fatto di enormi foreste e fiumi, vivono Ian, Nora ed Elana. Nel loro mondo esiste un solo piccolo villaggio chiamato Cori circondato da una grande foresta pericolosa. Dopo una lunga guerra Cori è l'unico sopravvissuto nell'arco di kilometri. Gli Strider, gli eroi che salvarono gli umani nella guerra, sono diventati ormai solo una leggenda. Ma un grave pericolo incombe su Cori, creature mostruose sono pronte a distruggere la vita di Nora, Elana ed Ian... Chi li salverà? E Cori è davvero l'ultimo villaggio?
Strider - La grande Foresta mi è piaciuto e mi ha catturato fin dalle prime pagine per la sua storia accattivante, eppure ho impiegato parecchi giorni per terminare la lettura e vi spiegherò con calma il perché. Questo libro è una sorta di epic fantasy con delle tracce di distopia o sci-fi. Si apre con un prologo che mi ha messo fin da subito in ansia: cosa succederà? Come si arriverà a tanto? Non ho trovato però risposta a queste domande perché Strider è solo la prima parte di due. Questo libro più che altro è introduttivo, serve per presentarci il mondo creato da Andrea Grassi e i suoi indimenticabili protagonisti.
Ian è un ragazzo orfano cresciuto con il nonno, con un bel caratterino. Testardo, orgoglioso, sempre pronto a finire nei guai pur di dimostrare a tutti il suo valore. Elana è una ragazza molto semplice, sempre pronta ad intervenire per difendere il suo amico Ian. Un giorno mentre i due sono a caccia di un mostro nella Grande Foresta, si imbattono in un ragazzo: Nora. Il poveretto ha una grave amnesia che gli impedisce di ricordare chi è, dove si trova e perché è finito lì in mezzo alla foresta. Nora è il nome che gli affibbia Elana in onore del suo cane scomparso. Nora è il tipico bonaccione, ingenuo, forse un po' troppo. Diventerà amico di Elana e Ian e formeranno un bellissimo trio. Ci si chiede come mai Nora abbia un'amnesia così forte e cosa c'è sotto a tutti questi strani eventi che accadono nella foresta. Nessuna domanda trova risposta in questo primo volume, quindi mi aspetto di trovare molto di più nel secondo. Mi ha colpito moltissimo l'originalità dei personaggi, ancora più della storia stessa visto che ancora non si è sviluppata. In questo mondo descritto esistono gli Strider, uomini dotati di una straordinaria forza, con delle corazze fuori dal comune. Troviamo anche creature strane e mai viste prima in altri libri: ovini giganti, papere enormi, uomini simili a felini e a tori. La storia raccontata in questo primo volume è molto semplice ma è ricca di descrizioni che fanno immaginare tutto ad occhi aperti. La lettura è stata anche piacevole grazie all'ironia di alcune situazioni e dialoghi. Questo pizzico di ironia insieme al carattere dei tre ragazzi protagonisti e all'originalità dei personaggi, hanno reso questo libro accattivante. Ma ora veniamo alle cose che non mi sono piaciute per niente e che hanno fatto diminuire notevolmente il livello di apprezzamento di questo libro. Ho trovato parecchi, tanti, tantissimi puntini di sospensione ovunque e messi a caso. I puntini di sospensione sono una rarità nei libri e comunque indicano una frase in sospeso. Non è possibile che in ogni pagina ci siano una o più frasi lasciate a metà. Ho notato parole scritte in corsivo ovunque e a caso. Poi ho notato parecchi periodi lunghissimi, senza una virgola o un punto; errori grammaticali anche gravi (ad esempio qual è con l'apostrofo); mancate virgolette del discorso diretto; errori di battitura; parole in dialetto che fortunatamente ho compreso essendo del nord, ma di dubbia traduzione per i lettori del sud; punteggiatura scorretta. Insomma, dal punto di vista della sintassi e della grammatica è stato un po' un disastro e tutto ciò ha infastidito e rallentato la mia lettura. Ora, vorrei precisare che questo autore ha fatto tutto da solo e senza l'aiuto di una Casa Editrice, ma gli errori erano davvero troppi. Bastava, secondo me, anche solo una seconda rilettura per notarli. Questo libro ha davvero bisogno di una correzione e girovagando per il web e leggendo solo recensioni più che positive mi chiedo come sia possibile che nessuno abbia notato queste cose. So che tutti noi facciamo errori, io per prima ne faccio e anche tanti, ma io non scrivo libri. Vorrei che un libro fosse perfetto o con pochi errori. Nonostante tutto non vedo l'ora di leggere la seconda parte della storia, che mi aspetto molto più succulenta e complessa. Voglio trovare risposta a tutte le mie domande.
Valutazione:
LA MIA RECENSIONE (#2 Strider - I marchiati di Minharan):
Ho iniziato a leggere il secondo volume della trilogia subito dopo aver finito La grande foresta. Non mi aspettavo grandi cambiamenti dal punto di vista della correttezza grammaticale e dell’editing in generale. Lo stesso problema che ho notato nel primo libro, persiste anche nel secondo volume. Troppi puntini di sospensione, parole scritte in corsivo ovunque, punteggiatura errata, verbi e parole scorrette, errori di battitura. Insomma, anche su questo libro c’è un bel lavoro da fare di revisione. So anche che l’autore sta già provvedendo per l’editing, cosa sicuramente positiva che porterà a un netto miglioramento. Infatti direi che l’unico grosso problema del romanzo è proprio questo, perché la storia in sé è veramente bella. Questo secondo volume ha sicuramente una marcia in più rispetto al primo della trilogia. Mentre il primo era per lo più introduttivo, abbastanza lento e con poca azione, I marchiati di Minharan è più intenso e ricco di avventura. Ritroviamo Ian e Nora insieme ai guerrieri nella città degli Strider. Nora si troverà ben presto coinvolto nella gara per diventare Strider insieme a Ian. In questo libro succede veramente di tutto, eventi che non posso raccontarvi per non fare spoiler, ma posso però descrivervi le mie sensazioni ed emozioni per i personaggi meravigliosi e la storia raccontata. E’ impossibile non affezionarsi a Ian e Nora, così diversi ma così simili. Li definirei un po’ come due facce diverse ma della stessa medaglia. Ian è quello cocciuto, coraggioso, rabbioso, forte e Nora è quello razionale che ragiona con calma, dolce e riflessivo. Ma hanno in comune uno stesso obiettivo: diventare Strider per proteggere le persone che amano. Nora si è sempre mostrato più maturo e ragionevole di Ian, ha sempre voluto diventare Strider solo per aiutare l’amico e le persone a lui care; Ian inizialmente voleva diventare un guerriero per motivi anche egoistici. Eppure capivo perfettamente il suo stato d’animo. Ian non mai avuto nessuno se non il nonno, non aveva nulla da perdere. Voleva lasciarsi alle spalle una vita di solitudine e diventare forte. Eppure alla fine del libro la sua motivazione cambia, diventando uguale a quella di Nora. Non per egoismo, ma per il bene degli altri Ian prenderà la sua decisione importante. Inutile dirvi che io amo Ian, molto più di Nora per il suo carattere, per i suoi sbagli e il suo coraggio. Tutti i personaggi secondari hanno un ruolo ben preciso, nessuno è lì per caso. In particolare, ho amato tantissimo Turi, il giovane Strider con una vera di ironia che mi ha fatto ridacchiare durante la lettura. Avrei voluto strozzare l’autore con le mie mani in un certo momento della storia che mi ha fatto disperare proprio fino alle due ultime del pagine del libro. Ma poi tutto si è andato come era giusto che andava. E come dimenticare la simpatica Chiappona, il bovino da soma? Di certo non mancano scene divertenti. Non solo, il lettore si ritrova totalmente coinvolto nella storia e nei sotterfugi di Minharan. Ogni pezzo del puzzle va al proprio posto, anche se ho ancora parecchie domande. Insomma, una storia bella e ricca di avvenimenti, rovinata sempre per lo stesso problema del primo volume, l’editing.
Valutazione:
Mi scuso per il lunghissimo post, non so quanti di voi riusciranno ad arrivare fino a qui. Ma qual è lo scopo di questo post con due recensioni? Volevo semplimente mostrarvi la differenza dei due libri. C'è stato un netto miglioramento per quanto riguarda la storia anche se il problema editing non è ancora stato risolto. Mi dispiace aver dato un giudizio negativo per il primo libro, soprattutto per il fatto che si tratta di un autore autopubblicato. Non è mai facile dare giudizi negativi, eppure nonostante tutto non mi sono fermata e ho continuato a leggere anche il seguito. Sono ancora più fiduciosa per il terzo libro! Ma ora ditemi un po' cosa ne pensate voi *-* Vi ispirano? Li avete già letti?
Dreaming Fantasy
non ti preoccupare per la lunghezza, in fondo hai recensito due libri, penso che sia normale! ;)
RispondiEliminasinceramente la trama non mi ha colpito molto, non riuscivo bene a capire di cosa trattasse il libro, la tua recensione mi ha chiarito un po' le idee ma non sono ancora convinta... sembra una storia interessante, ma se è scritta con frasi senza sintassi ed errori grammaticali deve essere molto faticosa la lettura. Magari aspetto che esca anche il terzo volume e ci faccio un pensierino.. :)
Fede sei sopravvissuta alla lettura? :P
EliminaComunque la storia è veramente bella, peccato per la grammatica. Penso che tra un po' pubblicherà una nuova versione editata, quindi potresti sempre prendere quella se vorrai!
Non avevo mai sentito parlare di questi libri, ma per il momento passo!!xD Non metto in dubbio che la storia possa essere bella, ma già quando nei libri pubblicati dalle case editrici trovo più di qualche errore inizio ad innervosirmi e questo un po' mi guasta la lettura...trovando così tanti errori credo proprio che rischierei di interrompere il libro dal nervoso...o di dargli un voto bassissimo!!xD Magari se verranno "messi a posto" darò un'opportunità a questa storia!! ;)
RispondiEliminaMariki in effetti anche a me hanno dato fastidio gli errori! E come hai detto tu, potresti aspettare la nuova versione corretta *^*
EliminaCiao a tutti! Vi chiedo perdono, faccio un attimo l'avvocato di me stesso ^_^': un lavoro di editing da parte di una professionista è attualmente in corso. Fra un paio di mesi sarà disponibile la nuova versione nella quale saranno presenti la storia ed i personaggi apprezzati da chi ha letto La Grande Foresta/I marchiati di Minharan, senza gli errori che purtroppo da solo non sono sempre riuscito a cogliere o correggere.
RispondiEliminaCara Leda, mi spiace per gli intoppi nella lettura ma sono contento che tu abbia gradito il contenuto e sarò lieto di mandarti la nuova versione non appena disponibile.
Ciao
Andrea
Hehe, io sono arrivata fino alla fine della recensione!
RispondiEliminaAllora, trovo le cover fantastiche e ammetto che noto prima la copertina a differenza delle moraliste che dicono cose come "bisogna guardare prima la trama".
La tua recensione mi è piaciuta tanto, tre stelline non è neanche male e mi ispira tantissimo.
Io concordo in pieno con tutto ciò che hai scritto!
EliminaRagazze sono felicissima che la pensate così! Mi sono trovata in difficoltà a dare due stelline e mezza e tre a questi libri perché la storia merita davvero. Purtroppo non ho potuto dare il voto che la storia si meritava perché io sento che devo essere sempre sincera e devo sempre valutare tutti gli aspetti di un libro.
EliminaAvevo paura di "scoraggiare" i lettori, non volevo questa responsabilità. Però ho visto che siete comunque entusiaste e sono felicissima! <3 <3 <3
Ah Ledi, non so se ti interessa, ma volevo dirti che ho appena avviato un giveaway nel mio blog :*
RispondiEliminaPasso subito tesoro! **
Eliminabellissime recensioni tesoro!!
RispondiEliminaHai ragione gli errori ci sono, ma con una bella revisione sono dei libri davvero interessanti!! hanno una storia davvero originale e intrigante!!
Concordo su tutto! *^*
EliminaAGGIORNAMENTO
RispondiEliminaDa oggi potete trovare su amazon la nuova versione corretta di STRIDER - LA GRANDE FORESTA cliccando qui